poesia – Televisa
Squaccio di carpame ammuffato
quel tuo bel visino
ciurle farfugliagge
le tue frasi magniloquenti
proppo di fuffi alla moda
di cellulari speciali
fantosi scrocchi anneriti
sulla tua pelle tatuaggi
gnappetti liquosi spuzzi
tra le tue cosce aperte
squarfi di bellonfi obulati
muscoli in palestre inutili
ciarni di blusunghi intuosi
i consigli che mi volevi dare
ndrulli giardotti e pruchi
i palazzi di cui vanti scienza
gaffate salze di crufi
gli sport che propini
e se anche te lo dico
tanto non capisci.
Poesia di Luigi Pignalosa
Informazioni su Luigi Pignalosa
Nato nel sole, cresciuto nel mare, educato dal Cielo, torturato dalla terra. Mi laureo in Filosofia con il massimo dei voti (per quello che significa in Italia). Studio e sviluppo competenze nel campo della comunicazione strategica e dei media digitali. Lavoro come Strategic Communication Planner, Content writer & manager, Web project manager. Da piccolo inventavo i miei giochi perché quelli esistenti erano stati già creati. Il mio motto è "Se proprio devi fare qualcosa, fa' qualcosa che non c'è".
è troppo bella, colta, pazzarella, triste e allegra, forsennata
Grazie Zia! Da una poetessa come te poi, è un doppio complimento.
Sarò vecchio ma non la trovo piacevole pap
Beh, la zia è sicuramente più poetica di te…