Ebook gratis – Carlo Collodi – Le Avventure di Pinocchio
In questo articolo dedicato a Le Avventure di Pinocchio, di Carlo Collodi (il vero cognome era Lorenzini), troverete come sempre un commento, ad uso e a favore dei tanti studenti che si riducono all’ultimo momento ma devono farsi interrogare il giorno dopo e quindi vogliono un concetto semplice ma efficace per colpire e affondare la professoressa. Inoltre, al termine del commento, troverete anche le due icone link per scaricare l’ebook gratuito.
Collodi e Pinocchio: oltre i confini toscani, italiani, europei.
Le Avventure di Pinocchio è senza dubbio uno dei testi di letteratura italiana che, al fianco di mitici e incrollabili classici come la Commedia di Dante Alighieri, è riuscito a pervadere l’immaginario collettivo, non solo nazionale. Pinocchio è diventato un classico dell’umanità ed è noto in tutto il mondo. Non a caso è stato riadattato per il teatro, il cinema, il fumetto… la Disney lo ha trasformato in cartone animato, gli scaffali delle librerie sono pieni di versioni e modulazioni sul tema, l’umile burattino di legno è diventato un simbolo assolutamente inconfondibile e riconoscibile da tutti. Chiunque, viaggiando al di fuori dell’Italia, potrebbe constatare che Pinocchio è ormai entrato nella mitologia mondiale, o per lo meno occidentale. Sorge allora la possibilità di chiedersi: perché? Cosa, di questa storia, riesce a conquistare ogni lettore? Perché Pinocchio viene riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo?
Pinocchio: figura della parte peggiore di noi
Non potendomi (e non volendomi) dilungare a scrivere un saggio su Pinocchio, mi limiterò a rintracciare la nota principale, l’elemento che, a mio giudizio, è il principale fattore della fortuna del caro burattino. Siamo una società abituata alla menzogna. Siamo una società dal naso lungo. Siamo talmente abituati a mentire che non ce ne accorgiamo neppure più. Giustifichiamo noi stessi con mille scuse, troviamo sempre un valido motivo per non dire la verità. Non amiamo sentirci criticare, non amiamo le verità scomode che ci metterebbero sul banco degli imputati o ci imporrebbero una profonda riflessione sul nostro valore, non vogliamo, mai e poi mai, mettere in discussione la nostra immagine. Perciò per noi la verità è un concetto difficile, scomodo. Ebbene, Carlo Collodi, nelle Le Avventure di Pinocchio è riuscito a tratteggiare con semplicità e con chiarissima precisione, il peggio del nostro carattere. Non ha scritto un saggio di critica che mette questo lato della nostra società sotto una lente scientifica o psicologica per analizzarla e biasimarla. Ha scritto una favola in cui ciascuno può ritrovare se stesso. Tutti mentiamo, tutti schiacciamo il grillo che ci vuole dare buoni consigli, tutti fatichiamo ad essere più che semplici pezzi di legno, semplici marionette in un mondo di burattini. Ma tutti speriamo di riuscirci, tutti siamo felici quando percepiamo una fatina (Dio, il destino, il Karma… o come lo volete chiamare) che ci aiuta, ci guarisce, ci premia se ci comportiamo bene o ci punisce se siamo troppo egoisti e presuntuosi. Perché, e questa è la fortuna di Pinocchio, tutti vogliamo essere un po’ bambini e tutti adoriamo la spregiudicata e diretta maniera di Pinocchio nell’essere un bambino birbone.
Leggere Pinocchio da adulti
Chi si è limitato a leggere Pinocchio alle elementari, o chi ne ha letto qualche passaggio, o chi crede di sapere la storia perché ha visto lo sceneggiato televisivo nella versione di Comencini beh, dovrebbe recuperare. Pinocchio si legge in una notte, è rapido. Ma è di una profondità sconcertante. Delicato e penetrante, dolce e amaro, facile ma complicatissimo. Le figure allegoriche hanno la capacità di ricondurre, sempre, a qualcosa di personale, evocano il nostro profondo carattere. Pinocchio ci aiuta a capire meglio chi siamo in realtà. A patto di leggerlo senza mentire a noi stessi: rischiereste di bucare il soffitto mentre leggete.